17-06-2014, 05:09 AM
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 24-11-2014, 02:21 AM da SarriTheBest.)
20a tappa (Cronometro)
Bergerac - Périgueux
(54 km)
Presentazione
Non è mancato qualcosa, in questo Tour? Sì, la cronometro. Ci si arriva solo alla 20esima tappa, quando per molti i buoi saranno abbondantemente scappati dalla stalla. Con le energie residue gli uomini di classifica si daranno l'ultima battaglia, su un percorso che non ha nulla dei piattoni da specialisti, ma che si sviluppa attraverso 54 km di saliscendi tra Bergerac e Périgueux. Una cronometro potenzialmente bellissima, di sicuro incerta, visto che l'incessante mangia&bevi impedirà a molti di trovare o di tenere il ritmo più adeguato. I primi 11 km li consideriamo di pianura (anche se c'è subito, al terzo chilometro, un minidentello), ma lo specialista potrà guadagnare poco anche perché dovrà badare a gestire le energie in vista delle successive salite, via via più impegnative dalla prima alla quarta. L'ascesa a Lagudal misura 3.2 km, ed è seguita a stretto giro da un'ulteriore rampa di un chilometro. Le pendenze non sono eccessive, siamo sotto il 5%, anche se non mancano tratti che porranno più di un dubbio a chi dovrà scegliere i materiali. Un paio di chilometri di discesa (e siamo a 20 dalla partenza), quindi c'è un falsopiano di 7 km che porta ai piedi della salitella di Sargaillu, 1.5 km al 4%. Nuova discesa di 2.5 km (con pendenze maggiori della picchiatina precedente, si arriva a lambire il 10%), prima di 5 km misti sui quali non sarà così immediato trovare il rapporto giusto da spingere. La terza salita del percorso è quella che culmina a Font-de-Meaux, km 39 (e secondo rilevamento cronometrico; il primo era al km 19). Nei 3 km di questa scalatina non mancano un paio di tratti un po' più duri, mentre i 5 km di discesa rimangono abbastanza morbidi e pedalabili. Il cambio di ritmo sarà necessario all'approccio della quarta e ultima salita, la Côte de Coulounieix Chamiers: un chilometro e mezzo veramente infame, praticamente tutto tra l'8 e il 10%, uno sforzo che dopo 45 km di acido lattico farà vedere le streghe a più d'uno. Una volta scollinato, mancano 6 km alla fine, i primi due non si decidono a scendere, ed è ai -4 che si imbocca una discesa (di 2 km) verso il centro di Périgueux, dove, al termine della prova, avremo il nome del vincitore della Grande Boucle. Una cronometro durissima, che chiamerà a raccolta le ultime forze degli uomini di classifica, i quali potrebbero a quel punto anche avere la meglio sui cronoman di ruolo rimasti in gara.
(cicloweb.it)
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