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Andy Schleck
del giramento dei pollici... Asd
 
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Direi che è proprio ora di ritirarsi, non ha più nulla da dare
 
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Scusate eh, ma fa male vedere uno che a 21 anni arriva 2° al Giro (dietro a Di Luca, non dietro a Evans), che a 23 anni vince la Liegi con 1' sul secondo, che a 23 anni è già uno dei più forti in salita al Tour... ritirato a 29 anni.
Chi si sarebbe aspettato una fine del genere? È professionista da 10 ANNI, ed è ancora nel pieno delle sue potenzialità fisiche, ma non mentali.
Peccato Andy, per me eri un grande, uno che ha corso col cuore e quel giorno sul Galibier, col Tour che sembrava già perso, l'ha dimostrato. Ha sempre corso per vincere il Tour, non per avere un bel Palmarès, ci è andato vicino, per una serie di coincidenze non ci è mai riuscito davvero, ma non per questo va ricordato come perdente. Anche se forse, specialmente in Italia, la scelta non è stata molto condivisa.
A me fa molto male vedere Andy ritirarsi, dopo tutto il tifo che gli ho fatto, dopo tutte le volte che l'ho sostenuto (e lo sosterrò); ma alla fine smette di pedalare tra i professionisti, la sua vita va avanti e lo riserva un futuro pieno di felicità con sua moglie e il suo piccolo Teo, nato proprio quest'anno. Quindi alla fine, Andy sarà (fino a domani) un ciclista perso, ma come persona non lo è mai stato e non lo sarà mai :)
 
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Poteva diventare un campione unico nel suo genere, invece sarà uno dei tanti che s'è rovinato la carriera con le proprie mani...
 
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[+] A 1 utente piace il post di Manuel The Volder
Mi pare un po' (tanto) superficiale metterla così
 
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Non è il primo e non sarà l'ultimo grande talento buttato, almeno parzialmente, via. Tre tappe al Tour e una Liegi-Bastogne-Liegi non sono male, ma per uno con le sue potenzialità sono poco (per dire, Tyler Hamilton ha vinto anche qualcosa di più). La sua "ossessione" per il Tour per me lo ha parecchio frenato perchè uno come lui avrebbe potuto programmare molto meglio le sue stagioni e portare a casa grandi risultati anche in corse diverse dal Tour (la Liegi ne è un esempio). L'infortunio del 2012 non è sufficiente per spiegarne il crollo verticale che ha avuto.
 
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Ho già analizzato il "crollo" e ripeto, per me è dovuto al Tour "vinto" a tavolino. Il duello con Contador lo motivava, eccome.
Intuitivamente potremmo assegnargli 6-7 GT tra Giri e Vuelte... che se ne fa uno che vuole vincere il Tour?
La dimensione in cui non riuscite ad entrare è quella di un corridore che corre per realizzare il proprio sogno, per passione e per sé stesso. Non per il Palmarès, la fama o i soldi. E questo è il motivo per cui continuo ad ammirare tantissimo il piccolo Andy... :blush:
 
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sulla vicenda di Andy ci pensavo l'altro giorno.

Credo che il ragazzo probabilmente manifestasse già segni d'insofferenza verso il ciclismo e la voglia di allenarsi, tuttavia, confortato dai risultati, riusciva a trovare quelle motivazioni per essere altamente competitivo, anche se in 2 sole corse l'anno (Liegi e Tour).

L'incidente del 2012 credo abbia solo fatto esplodere il caso, grazie anche al fatto che fuori dal tour significava perdere una stagione con relativo crollo emotivo che lo ha segnato.

Sicuramente ha sbagliato qualcosa nelle fasi di riabilitazione, diceva in un'intervista che aveva fatto pochi km e che questo lo condizionava, è mancata la fame e la volontà per riprendersi da quelle fasi delicate. Il nuovo infortunio al Tour è stato la fine di tutto.

Ora dovrà reinventarsi come uomo e vedere cosa fare della sua vita.
 
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(08-10-2014, 10:48 PM)Andy Schleck Ha scritto: La dimensione in cui non riuscite ad entrare è quella di un corridore che corre per realizzare il proprio sogno, per passione e per sé stesso. Non per il Palmarès, la fama o i soldi.

Beh, penso che i soldi non fossero una cosa secondaria. Non facciamolo passare per l'eroe fiabesco che corre perchè è tanto bello correre, lo stipendio lo doveva portare a casa. Asd

Programmare le stagioni senza incentrare tutto sul Tour de France avrebbe potuto dargli morale per poi magari coronare quel suo sogno. Per dire, nel 2012 aveva puntato tutto sul Tour quando il percorso non era assolutamente adatto a lui. Avrebbe, per conto mio, dovuto lasciare da parte il Tour o perlomeno non renderlo il punto focale della sua stagione. Il fatto che quello fosse il suo sogno non implica chiudere le porte a qualunque strada alternativa.
 
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[+] A 3 utenti piace il post di Paruzzo
Ciao Andy e grazie sopratutto per il Tour 2011 Ciao
 
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Confermato il ritiro
 
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Ciao Andy, a volte ti ho detestato lo ammetto, però sei stato un grande talento e lo hai dimostrato in uno dei Tour più belli di sempre..

Curioso che Schleck e Evans si ritirino nello stesso momento, entrambi ci hanno regalato degli splendidi duelli, l'avreste mai detto nel 2011?
 
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ANDY SCHLECK SI RITIRA
«La cartilagine del ginocchio è irrimediabilmente danneggiata»

La voce è rotta dall'emozione, le parole sembra quasi che non vogliano uscire: «Cycling is finish for me now». Andy Schleck lascia ufficialmente il ciclismo agonistico e conferma la decisione che era nell'aria.
Dopo nove anni di professionismo, la carriera del giovane lussemburghese arriva ad una fine prematura a causa dell'infortunio al ginocchio subito in un incidente occorsogli al Tour di quest'anno.
«Sono ovviamente deluso del fatto di essere costretto a chiudere la mia carriera in questo modo, mi sarebbe piaciuto continuare a lottare ma il mio ginocchio semplicemente non me lo permette. Dopo l'incidente occorsomi sulle strade del Regno Unito, non vi è praticamente stato alcun progresso. Mentre i legamenti sono guariti, la cartilagine è danneggiata irrimediabilmente. Ho lavorato duro per cercare di risolvere il problema, ma non c'è stato modo di farlo».

Nella sua carriera, Schleck ha vinto tra l'altro il Tour de France 2010 e la Liegi-Bastogne-Liegi del 2009 e ricorda quello ottenuto sul Galibier al Tour 2011 come uno dei successi più belli.

«Andy è un talento ed averlo con noi è stata una scelta naturale quando la Trek ha rilevato la Leopard-Trek - spiega l'ad di Trek Joe Vadeboncoeur -. Andy è uno dei ciclisti più talentuosi di tutti i tempi. Molti dei miei giorni più belli da tifoso li ho vissuti seguendo Andy. Insieme abbiamo vissuto grandi giornate e affrontato grandi difficoltà: qui alla Trek lui sa di poter contare sempre su tanti amici e su una vera famiglia».

Schleck aggiunge: «Il ciclismo è stato la mia vita per molti anni, ora ho bisogno di tempo per capire quello che mi piacerebbe fare. Per fortuna posso contare sulla mia famiglia, sugli amici e sulla Trek che mi hanno sempre sostenuto. Sono molto felice di aver pedalato e gareggiato a fianco di mio fratello e di alcuni dei migliori amici che ho. Ho sempre detto che il ciclismo non è l'inizio e la fine della mia vita. Ho una splendida ragazza e un figlio meraviglioso e sono entusiasta di scoprire quello che ci aspetta».

tuttobiciweb.it
 
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Si è messo a piangere...
uno dei migliori medici al mondo gli ha tolto ogni speranza

non so cosa dire Andy... ti ho sempre stimato tantissimo, ho sempre amato Andy Schleck, da quando era giovane e in crescita, a quando è stato il miglior scalatore al mondo, quando si è infortunato, quando era la metà di quello che era prima... mi sono affezionato alla persona, non al ciclista

fa malissimo pensare a quello che è successo negli ultimi anni e fa malissimo vedere un ragazzo dal talento spropositato concludere la carriera a 29 anni.. ricorda un po' la giovane Hingis Triste
 
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(09-10-2014, 10:06 AM)Paruzzo Ha scritto: Beh, penso che i soldi non fossero una cosa secondaria. Non facciamolo passare per l'eroe fiabesco che corre perchè è tanto bello correre, lo stipendio lo doveva portare a casa. Asd

Programmare le stagioni senza incentrare tutto sul Tour de France avrebbe potuto dargli morale per poi magari coronare quel suo sogno. Per dire, nel 2012 aveva puntato tutto sul Tour quando il percorso non era assolutamente adatto a lui. Avrebbe, per conto mio, dovuto lasciare da parte il Tour o perlomeno non renderlo il punto focale della sua stagione. Il fatto che quello fosse il suo sogno non implica chiudere le porte a qualunque strada alternativa.
eh? che gli frega dei soldi a Andy?
Non è una di quelle persone che si accorge solo quando ha una malattia mortale, che i soldi non servono a NULLA.
Non conosci minimamente Schleck, scusa se te lo dico, ma è decisamente così
 
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Credo che ha tutti importi dei soldi, e chi pensa il contrario ha visto troppi film...
 
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Se non gliene frega nulla dei soldi allora voglio conoscerlo, magari me li regala.
A tutti i professionisti, giustamente, interessano i soldi.
 
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Luciox tu ne hai visti troppo pochi , o almeno hai sfogliato troppo pochi libri di grammatica della tua lingua MADRE di cui sbagli la coniugazione di un verbo ausiliare...

Paruzzo, so che l'Italia ha problemi economici e un po' tutto ruota attorno ai soldi, ma una volta che sei benestante non hanno nessuna utilità. E se ne accorgono tutti quando la morte gli si avvicina (vedi calciatori con cancro ai testicoli), Andy se ne è accorto prima e io sono Stracerto che corresse per se stesso e non per i soldi
 
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Non dico che corresse solo per i soldi ma per forza di cose erano una cosa che gli interessavano. Penso che lo facesse per passione ma anche per i soldi, come in effetti dovrebbe essere qualunque lavoro. Il mio lavoro mi piace ma se non mi pagassero non lo farei. Non ci vedo nulla di strano.
 
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Probabilmente gli interessavano ma non incentrerei il discorso soldi su di lui, mi sembra un fuoriluogo.
Beh che dire... spiace, tanto. Spiace perché è il primo che ho tifato tanto davvero, forse anche quello che ho tifato più intensamente. Il Galbier, beh inutile anche ripetere l'impresa che ha fatto, inutile ripetere tutto quello che avete detto o saprete del suo talento...
Ho sempre provato tanta malinconia di fronte a questi casi, talenti immensi rovinati da problemi psicologici o fisici, certo speravo non capitasse a lui. Un peccato che abbia vinto così, ma questo ahimè, è anche una sua colpa.
Posso solo fargli un grosso in bocca al lupo per la sua vita, sperando che quella gli riservi più fortuna
 
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