[Giorgio Ricci]

Concordo con voi, il 2017 leggermente superiore.
Questo si sapeva che era disegnato da cani, poi è arrivato il fumo negli occhi della presunta startlist che ci ha fatto gonfiare il petto sentendoci superiori al Tour.
Le defezioni prima e in corso d'opera han fatto tantissimo, con Bernal la Ineos avrebbe corso in modo diverso e la corsa avrebbe preso un altro andazzo.
Su Dumoulin ci credo meno, a Bologna lo avevo visto legnoso, e non aveva una grande squadra. Il ridimensionamento di Yates, tornato ai livelli 2017, ha fatto il resto. Corsa tattica, equilibrata, mediocre e tremendamente noiosa. Vedere surplace in salita mentre tutti se ne vanno, o i migliori guardarsi sul falsopiano di Courmayeur mentre Carapaz passa da 30 secondi a 2 minuti é uno spettacolo negativo indimenticabile.
Molti criticano i Giri 2009 e 2012, ma il primo non era duro ma divertentissimo,, con testa a testa ad ogni Tappa e Di Luca che dava spettacolo, il 2012 aveva protagonisti di secondo piano ma un percorso degnissimo , con tappe ricche di trabocchetti, e in crescendo, fino ad arrivare ai percorsi stupendi della tappa di Cortina e di Pampeago più Stelvio come ultima tappa.
Nulla a che vedere con la porcheria di ieri e il tappone tiepido di oggi.