Login Registrati Connettiti via Facebook



Non sei registrato o connesso al forum.
Effettua la registrazione gratuita o il login per poter sfruttare tutte le funzionalità del forum e rimuovere ogni forma di pubblicità invasiva.

Condividi:
Inchiesta di Mantova - Procedimento chiuso: tutti assolti!
#61
Già è buona che non salta fuori prima del Giro quest'anno questa bomba ad orologeria. Non voglio difendere Ballan perchè se ha fatto qualcosa deve pagare, ma è veramente assurdo quanto si sta portando avanti nel tempo.

Spero considerino anche tutta la condizionale del caso, perchè tra un rinvio e un altro forse Ballan ha già pagato due anni di squalifica, senza considerare quanto questa storiaccia l'ha condizionato mentalmente in questi anni (ma questo conta relativamente...)

Sugli altri nomi Lampre non so, ma mi sono sempre sembrate due situazioni con gravità diverse, tra quella di Ballan e quella degli altri. Che poi tra i nomi di Mantova ci fosse quello di Santambrogio da' un po' di credibilità al tutto, anche se mi rendo conto che questo è un po' un discorso da bar sport.
 
Rispondi
#62
La BMC per il momento non sospende Alessandro Ballan

Dopo la richiesta del CONI di due anni di squalifica nei confronti di Alessandro Ballan, la BMC ha rilasciato un comunicato in cui spiega la propria posizione sulla vicenda: pur seguendo con attenzione tutti gli sviluppi dell'inchiesta, al momento la squadra americana non ha preso alcuna decisione su un'eventuale sospensione di Alessandro Ballan visto anche che tutte le accuse si riferiscono ad un periodo in cui il corridore veneto vestiva un'altra maglia.

cicloweb.it
 
Rispondi
#63
Ballan denies blood doping, claims he underwent ozone treatment

Alessandro Ballan has claimed he underwent ozone treatment for Cytomegalovirus and not blood transfusions to improve his performance in races in 2009.

Ballan risks a two-year ban after anti-doping investigators of the Italian Olympic Committee recommended the suspension after studying evidence from the Lampre-Mantova doping investigation. The Italian police investigation is based around the activities of pharmacist Guido Nigrelli, with 28 riders and staff, mostly from the Lampre team, finally set to go on trial on December 10.

Ballan became world champion in 2008, when riding for Lampre. He was diagnosed with the Cytomegalovirus virus in March and missed the Classics and the Giro d’Italia, returning to action in June in time to ride the Tour de France. He then won the Tour of Poland in August and signed with the BMC team for the 2010 season.

He claims he underwent ozone treatment to speed up his recovery from Cytomegalovirus.

“What can I say? Who knows if we’ll finally get to know the truth after three years? I’m optimistic because I’ve got all the medical records that certify why I had to undergo ozone therapy and not, as someone believes, to undergo blood transfusions,” Ballan told Gazzetta dello Sport.

“I had the Cytomegalovirus; I’d been in hospital and was suspended by the team. I had the rainbow jersey, wanted to ride the Giro d’Italia and they told me that the treatment would have helped me recover more quickly. I did an infinite number of controls and my biological passport speaks clearly. Do you think it’s right that I’ve been massacred because of this?”

There are contrasting medical opinions about the effectiveness of ozone therapy and different way of undergoing the treatment. Some include taking out blood, treating it with ozone and then re-injecting it. However the WADA code prohibits any form of blood transfusions.

Doubts also remain about if the Lampre team doctor and the UCI knew about and approved Ballan’s ozone treatment.

According to reports in Italy, Ballan is heavily implicated in the Mantova investigation due to a series of telephone conversations captured by Italian police. In one of these, Nigrelli is alleged to have told Daniele Pietropolli: “Ballan wouldn’t have emerged as a rider without the chemistry.”

BMC backs Ballan

The BMC team initially suspended Ballan when reports of his involvement in the Mantova investigation emerged but has stood by him ever since. Following the request for a two-year ban, the team again decided not to remove him from active service.

“The BMC Racing Team is aware of, and will continue to monitor, CONI's legal proceedings involving Alessandro Ballan. Prior to a decision by the relevant authorities, the team will rely upon internal policies to determine the status of Ballan. At this time, no decision to remove him from active status has been made.”

“As has been previously stated, the charges stem from a time period prior to Ballan's involvement with the BMC Racing Team. Out of respect for the athlete and for due process, the BMC Racing Team will not make specific comments about the case in the absence of new facts or significant announcements by the court.

“The BMC Racing Team is committed to a strict anti-doping philosophy and clean sport.”

Ballan is expected to face a disciplinary hearing in Rome the next two months. He was involved in a high-speed training crash last December and spent most of the 2013 season recovering from his injuries.

Cyclingnews.com
 
Rispondi
#64
Ballan convocato dal CONI il 16 gennaio: http://www.cyclingnews.com/news/ballan-t...january-16
 
Rispondi
#65
MANTOVA. Accolte le eccezioni, prossima udienza il 24 gennaio
Il giudice Toniolo ha subito disposto il rinvio

Tutto come previsto. Si è svolta stamane a Mantova la prima udienza del Processo Lampre ed è stato subito rinvio. Il giudice Antonella Toniolo ha accolto infatti le eccezioni presentate dagli avvocati difensori e, dopo aver ammesso tutte le intercettazioni investigative, ha rinviato il procedimento al prossimo 24 gennaio.

tuttobiciweb.it
 
Rispondi
#66
Visto che poi si lamenteranno che il processo è stato troppo lungo potevano evitare di chiedere di rinviarlo
 
Rispondi
#67
Visto che no l'ha scritto ancora nessuno, Ballan è stato squalificato fino al 2016 (carriera finita?)
 
Rispondi
#68
Ciao, Ale ... era inevitabile
 
Rispondi
#69
Ballan squalificato per due anni
La sentenza emessa dal TNA

Il TNA, Tribunale Nazionale Antidoping, ha emesso la sua sentenza e inflitto ad Alessandro Ballan una squalifica di due anni in relazione ai fatti di Mantova.

Questo il dispositivo completo della sentenza pubblicata sul sito del CONI:

La Seconda Sezione del Tribunale Nazionale Antidoping ha affermato la responsabilità dell’atleta Alessandro Ballan in ordine all’addebito ascrittogli ex art. 2.2 del Codice Mondiale Antidoping e gli ha inflitto 2 anni di squalifica, a decorrere dal 17 gennaio 2014 e con scadenza prevista il 16 gennaio 2016. Ha altresì condannato Ballan al pagamento delle spese del presente procedimento, quantificate in EURO 400,00, e al pagamento della sanzione economica pari a EURO 2.000,00. Ha disposto che il presente dispositivo sia comunicato all’interessato, all’UPA, alla WADA, all’UCI, alla FCI, alla Società di appartenenza all’epoca dei fatti e, per conoscenza, alla Procura della Repubblica di Mantova.

La Seconda Sezione del Tribunale Nazionale Antidoping ha accertato altresì la responsabilità del dott. Guido Nigrelli in ordine agli addebiti ascrittigli ex art. 2.7 e 2.8 del Codice Mondiale Antidoping e gli ha inflitto la sanzione della inibizione a vita con decorrenza dal 17 gennaio 2014. Ha condannato altresì il dott. Nigrelli al pagamento delle spese del presente procedimento, quantificate in EURO 400,00 e disposto che il presente dispositivo sia comunicato all’interessato, all’UPA, alla WADA e, per conoscenza, alla Procura della Repubblica di Mantova.

La Seconda Sezione del Tribunale Nazionale Antidoping ha infine affermato la responsabilità del dott. Fiorenzo Egeo Bonazzi in ordine all’addebito ascrittogli ex art. 2.8 del Codice Mondiale Antidoping e gli ha inflitto la sanzione della inibizione, ai sensi dell’art. 6 delle vigenti NSA, per 4 anni con decorrenza dal 17 gennaio 2014 e scadenza al 16 gennaio 2018. Ha condannato altresì il dott. Bonazzi al pagamento delle spese del presente procedimento, quantificate in EURO 400,00. Ha disposto che il presente dispositivo sia comunicato all’interessato, all’UPA e alla WADA.

tuttobiciweb.it
 
Rispondi
#70
Il Tribunale Nazionale Antidoping (TNA) ha emesso la sua sentenza e inflitto ad Alessandro Ballan una squalifica di due anni in relazione ai fatti di Mantova. Questo il commento del presidente della Fci Renato Di Rocco: “Come sempre rispetto la divisione dei ruoli e non entro mai nel merito delle sentenze. Tuttavia devo sottolineare ancora una volta la lentezza delle procedure, inconciliabile con la realtà del mondo sportivo. Continuano ad emergere fantasmi del passato, casi pregressi in situazioni completamente mutate. Ciò confonde l’opinione pubblica, mentre tutti gli indicatori mostrano che il ciclismo ha girato pagina e non merita questa gogna retroattiva. Oggi dovrebbe essere proposto come modello di rigore e di prevenzione nella lotta al doping. Resto in fiduciosa attesa che l’annunciata riforma della giustizia sportiva ponga termine a queste distorsioni”.

(comunicato stampa FCI)
 
Rispondi
#71
Ballan presenta ricorso al TAS: «Credo nella giustizia»
Il campione del mondo 2008 si sta allenando

Non vuole lasciare così il ciclismo. Non vuole che la sua immagine venga distrutta per un caso che presenta perlomeno qualche alone. Alessandro Ballan, il campione del mondo di Varese 2008, squalificato due anni dal Tna (Tribunale nazionale Antidoping) per violazione dell'art. 2.2. del Codice Wada (uso o tentato uso di una sostanza vietata o di un metodo proibito), ha presentato ricorso al Tas, il Tribunale arbitrale dello sport. L'atleta veneto è difeso dagli avvocati Federico Cecconi e Fabio Pavone.

«Io all'epoca mi sottoposi ad ozono terapia, ma stavo male ed ero regolarmente stato sospeso dal medico della mia società per 45 giorni - ha detto a tuttobiciweb il corridore di Castelfranco Veneto -. Dico solo che la pena che mi è stata inflitta è un'enormità. Io so di essere dalla parte della ragione e soprattutto credo ancora nella giustizia sportiva».

Alessandro Ballan, in attesa di una sentenza breve e risolutiva, è tornato ad allenarsi con profitto e entusiasmo. «La bicicletta mi ha dato tanto e sento di poter dare ancora qualcosa. Una cosa è certa: non voglio lasciare in questo modo un mondo che io amo profondamente».

tuttobiciweb.it
 
Rispondi
#72
Mantova, Di Luca ascoltato stamane in Procura
L'ex ciclista Danilo Di Luca e' stato sentito questa mattina dal procuratore capo di Mantova, Antonino Condorelli nell'ambito di un'inchiesta aperta da tempo dai magistrati lombardi sul doping nel ciclismo.
"Valuteremo le sue dichiarazioni e poi decideremo cosa fare - ha detto al termine il procuratore - Di sicuro le depositeremo nell'ambito del nostro processo".
Di Luca aveva rilasciato un'intervista televisiva alle Iene di Italia 1 in cui dichiarava che il doping nel ciclismo era una cosa acclarata a cui tutti ricorrevano. Il procuratore capo di Mantova, che ha avviato il processo che vede sui banchi degli imputati la squadra della Lampre, lo ha voluto sentire come
persona informata sui fatti.
Condorelli ha spiegato che Di Luca "conosceva alcuni imputati nel nostro processo, tutti colleghi, ma di non aver avuto conoscenze specifiche riguardo i fatti messi in rilevo dal nostro processo. Ha parlato in generale di quegli anni, dando una versione che conferma il grande disagio che c'era nel mondo del ciclismo e gli abusi che sono stati commessi".
Il magistrato ha, quindi, giudicato interessante quanto dichiarato dal corridore, "ma non gli ho chiesto - ha precisato - cose specifiche riguardanti il suo caso, mi interessava il discorso generale".

ANSA
 
Rispondi
#73
Ballan: al TAS verrà chiesta la retrodatazione della pena
L'avvocato Pavone ci spiega il punto di vista della difesa

Il 23 settembre il tribunale Arbitrale dello Sport discuterà a Losanna il caso di Alessandro Ballan. Il 34enne trevigiano, ultimo italiano campione del mondo (Varese 2008), è stato squalificato il 17 gennaio per due anni, fino al 16 gennaio 2016 per “uso o tentato uso di metodo vietato”. Il riferimento è all’inchiesta di Mantova, riferita alle stagioni 2008 e 2009, e a un trattamento di ozonoterapia a Montichiari che Ballan aveva giustificato come terapia per curare un’epatite da citomegalovirus.

Come ci spiega l’avvocato del corridore Fabio Pavone, il CONI aveva chiesto che il collegio arbitrale decidesse solo sulle carte presentate da accusa e difesa ma i difensori hanno chiesto e ottenuto un’udienza in camera di consiglio per illustrare meglio la posizione dell’atleta. «Nell’occasione discuteremo il processo e entro i 90 giorni successivi avremo la decisione definitiva del collegio di giuria. - spiega Pavone. -Abbiamo sempre sostenuto che Alessandro si trovava in uno stato di salute per cui necessitava questa cura, sottolineando il fatto che in quel periodo non stava correndo, si era sospeso dalle gare perché appunto non stava bene. Non si tratta di emotrasfusione come sostiene l’accusa ma di una necessità medica e di un tipo di cura che rispettava il codice WADA. Su cosa punteremo per riportare il ragazzo alle corse? Faremo leva sulla norma della WADA che prevede, qualora ci sia stato un ritardo nel deferimento dell’atleta non imputabile all’atleta stesso di retrodatare la condanna al momento in cui lo stesso sarebbe potuto essere sospeso, vale a dire in questo caso il 4 aprile 2012. La procura ha avuto un ruolo garantista nei confronti di Ballan a causa della difficoltà di interpretazione delle intercettazioni che riguardano questo caso, fermandolo solo nel gennaio 2014. Questa norma già applicata in altri casi secondo noi dovrebbe essere applicata anche per Alessandro. Se così fosse avrebbe già scontato l’intero periodo di sospensione».

Giulia De Maio per tuttobiciweb.it
 
Rispondi
#74
Staremo a vedere se gliela concedono, non credo proprio...

Nel caso perderebbe le sue ultime due vittorie (Giro di Toscana e tappa Eneco Tour) e il podio alla Roubaix. Ovvio che per un corridore è sempre meglio tornare a correre immediatamente, sia per un motivo economico sia perchè è un atleta e vive per la sfida, è un pour-parler per dire che questo Ballan quei risultati non li raggiungerà più...
 
Rispondi
#75
Io mi terrei quelle vittorie e non farei tanto lo schizzinoso Sese
 
Rispondi
#76
Ma va, Ballan mica ci mangia con le vittorie e poi sicuramente è uno che vorrebbe ricominciare al più presto, gli mancherà tornare a correre, ammesso che trovi una squadra, facile a dirsi più difficile a farsi... Comunque ormai questa pena gli hanno dato, mi sembrerebbe strano un passo indietro...
 
Rispondi
#77
Perchè secondo te Ballan tornerebbe a vincere? Confuso
 
Rispondi
#78
No e l'ho scritto anche nel messaggio di prima
 
Rispondi
#79
Quindi meglio2 vittorie in più che 2 in meno, IMO.
Deve capire che quello che doveva dare al ciclismo ha già dato. Stop, hai 35 anni ... è finita, sic transit gloria mundi
 
Rispondi
#80
Inchiesta di Mantova: il doping di Nigrelli è solo acqua
Questo è il parere della professoressa Favretto

Acqua. Solo acqua. Questo è il parere della professoressa Donata Favretto, tossicologa forense e dell’antidoping all’Università di Padova. Trentacinque pagine di perizia sulle sostanze sequestrate dai Carabinieri e dai Nas. Il più importante è datato 30 aprile 2009 a Rovato (Brescia), i militari del Nas di Brescia fermano Guido Nigrelli, il farmacista di Mariana Mantovana al centro dell’indagine della Procura di Padova. Adesso, la professoressa Favretto, scrive per 18 volte «non è sostanza vietata».

Esattamente così. Luca Gialanella, inviato a Mantova, oggi su La Gazzetta dello Sport scrive che «… dopo cinque anni sappiamo che non è stato sequestrato doping. Che invece era presente nelle sostanze trovate a Roberto Messina, cicloamatore, che forniva doping a Nigrelli e ne comprava direttamente».

Tra le sostanze di Nigrelli c’erano Voltaren e tachipirina, Moment e lassativi. Farmaci da banco. «Ma il clou – scrive sempre sulla rosea Luca Gialanella – riguarda le famose “bianchine”, le fiale che per la perizia tecnica della Procura, realizzata dalla dottoressa Pacifici nel 2010, contenevano “tracce di testosterone”. Niente, quelle sono “fiale anonime contenenti soluzione acquosa. Nessun principio attivo, soluzione acquosa, ph 7”».

A Nigrelli sono state sequestrate 10 fiale: due esaminate dal Coni, due dal perito Favretto. Il p.m. Condorelli chiede, e il giudice Giuditta Silvestrini lo concede, l’esame di tutte le fiale rimanenti. Incarico alla Favretto: si farà il 14 luglio a Padova, E se ne parlerà alla prossima udienza, il 31 ottobre alle 10.

Sulla Gazzetta si pone l’accento sui tempi della prescrizione, che arriverà in meno di due anni. Ci si dimentica però di dire che questo è l’iter della giustizia ordinaria. Quella sportiva, come sanno bene i tanti sportivi che ci seguono e sono ormai pratici di queste cose, è molto più veloce e in certi casi anche più efficace. Se ci fossero stati elementi così probanti e schiaccianti (nemmeno Emanuele Bindi e Francesco Tomei sono stati sfiorati, ndr) non credete che in questi cinque anni qualcosa sarebbe successo?

p.a.s. per tuttobiciweb.it
 
Rispondi
  


Vai al forum:


Utente(i) che stanno guardando questa discussione: 2 Ospite(i)