Il Nuovo Ciclismo

Versione completa: Fabio Aru
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Un grande abbraccio a Greg Henderson.
Che possa rosicare in pace.
Fino a ieri mi sembrava il classico corridore giovane che guardava il computerino e aspettava gli ultimi km per affondare l'attacco.
Poi ieri ha dimostrato di avere 2 palle così.
Campione di razza Aru, mi scuso per averlo pensato uno Yates qualunque.

​AJO' FABIO !!!
Si può dire? Il miglior scalatore italiano nato dopo Marco Pantani. Non si può dire che è il suo erede, Pantani era unico ed era un ciclismo diverso, però da tantissimo tempo non avevamo un corridore così. Gli ultimi grandi corridori da grandi giri sono stati Ivan Basso e Vincenzo Nibali, entrambi fortissimi ma neanche vicini ad essere entusiasmanti come Aru. Corridore molto completo tra l'altro, anche se ha molto da migliorare. Secondo me non sa ancora gestirsi benissimo sia nei momenti negativi che in quelli positivi e a cronometro ha ancora margini, per il resto mi sembra già al top. Pragmatico (già 5 vittorie di tappa su arrivi in salita nei grandi giri), coraggioso, tecnico e ovviamente molto forte. Può anche diventare un discreto personaggio con quell'accento e quel sorriso, forse è un po' troppo banale nei commenti e nelle interviste, è abbastanza forte da potersi lasciar andare.
Certo, c'è sempre la grana della squadra, non è bello associare il nostro miglior corridore a una squadra così, sia per l'immagine di Vinokourov sia per i fatti oggettivi relativi al doping. L'hanno blindato col contratto, lui sta anche bene lì, gregari fortissimi, stipendio alto, pieno supporto, ha anche superato Nibali nelle gerarchie ormai.
Per il 2016 cosa aspettarsi? Tour e Olimpiade sono già in calendario, resta da capire se ci sarà anche il Giro, in caso corso in preparazione del Tour e in appoggio a Nibali. Io non farei il Giro, invece inserirei nel calendario la Liegi, magari la Tirreno-Adriatico. Mi aspetto anche la crescita di Diego Rosa, che quest'anno non mi ha fatto impazzire perché è andato forte ma non si è mai trovato dove avrebbe fatto comodo nei momenti clou, manco ieri
Secondo me e secondo le prime indiscrezioni che escono:

- Nibali punta al Giro (e non so che concorrenza avrà ma non credo irresistibile)
- Aru fa solo il Tour
- Nibali fa il Tour ma da battitore libero e "gregario" di Aru
-Tutti e due capitani all'Olimpiade. Poi sarà il 2016 a dirci chi sarà avanti nelle gerarchie ma credo che attualmente nella testa di Cassani sia Vincenzo.
"Neanche vicini ad essere entusiasmanti come Aru" hai dimenticato un bel IMHO.
Non lo ha dimenticato, il IMHO è vietato su questo forum
Nibali però ad Hautacam ha entusiasmato e non poco. Almeno a me...

Però Aru ha fatto 5 GT, arrivando nei primi 5 in 4 occasioni, vincendo 5 tappe di montagne in 3 diversi GT, arrivando 3 volte sul podio e vincendo oggi il primo grande giro. Se non è un predestinato.
Un Tour alla Quintana 2013 il prossimo anno ci starebbe, sopprattutto perchè avendo Nibali in squadra potrà avere un punto di riferimento come lo è stato Valverde per il Colombiano nel 2013.
Basso penso abbia "entusiasmato" solo sullo Zoncolan, almeno i suoi non tifosi.

Il paragone Aru - Nibali è interessante. Partendo dal presupposto che penso che entrambi abbiano qualcosa in più rispetto a Basso(Nibali più completo, Aru se non altro molto più grintoso, ma lo ritengo anche dotato di un potenziale maggiore), il sardo ad oggi è molto più forte di quanto non lo fosse Nibali alla sua età, però non sono sicuro che riesca a crescere tanto come ha fatto il siciliano. Vincenzo tra il 2009(primo piazzamento nei dieci al Tour) ed il 2014 ha fatto un percorso di crescita paragonabile a quello di pochi altri corridori nella storia, in salita ha raggiunto picchi che solo una manciata di campionissimi è riuscita a replicare nel nuovo millennio(Armstrong, Contador, Froome per ora, Quintana forse, ma non lo ha dimostrato, altri come Schleck ed Evans non ci si sono nemmeno avvicinati) e non so se Fabio riuscirà ad eguagliarlo.
Basso campione unico, ogni volta che pedala mi regala emozioni Wub
Basso ha entusiasmato soltanto Fuentes quando gli mandava gli assegni. Nibali nei grandi giri non è mai stato entusiasmante, forse non per colpa sua (Giro 2013 e Tour 2014, quando è stato al top, li ha dominati, non doveva inventarsi nulla). Per il resto le prestazioni più emozionanti sono state alla Liegi di Iglinsky e al Mondiale di Firenze, ma parliamo di due sconfitte, tra l'altro neanche seguite da altre buone prestazioni nelle stesse corse (Liegi, Freccia, Lombardia). Poi è vero che attacca sempre, ma il 90% dei suoi attacchi sono disperati, se sai già che verrà ripreso e staccato non ti puoi esaltare. Hautacam grande vittoria, però un po' lasciato andare. La vera anima di Nibali è quella del regolarista e del calcolatore, quando è il più forte vince facile, quando non lo è non ha mai vinto.
Invece Aru è il classico scalatore, è uno che attacca in salita nel punto più duro quando sta bene e il ciclismo è questo, tutto il resto è accessorio.
Fabio Aru: «Il Tour? Decideremo a novembre»
«Ora voglio solo tornre in Sardegna..»

«Il Tour? Vediamo, con la squadra faremo i programmi a fine novembre». Fabio Aru ancora non si sbilancia sulle priorità per la prossima stagione, anche se il general manager dell'Astana, Aleksandr Vinokurov, ha fatto intendere che lui sarà la punta di diamante in Francia mentre l'altra stella del team kazako, Vincenzo Nibali, si concentrerà sul Giro d'Italia.
«Con Nibali non c'è dualismo ma un buonissimo rapporto. Non ho ancora parlato di programmi con la squadra. Vediamo, io sono disposto a fare quello che il team mi chiede», ha tagliato corto il ciclista sardo, dopo aver autografato foto e decine di maglie rosse della Vuelta di Spagna vinta a settembre, nel negozio de Le Coq Sportif a Milano. Un successo simile "proietta un gradino più in alto nel mondo del ciclismo - ha ammesso Aru - ma io sono rimasto uguale. Da anni ho certe responsabilità, la pressione non è facile da sopportare ma fa parte del mestiere».
Un tifoso gli ha chiesto una firma su un cappellino a pois rossi, quello che indossa il miglior scalatore del Tour de France, e gli ha sorriso: «Che sia di buon auspicio per l'anno prossimo». Ora, però, il campione classe 1990 vuole pensare a riposarsi e a godersi la festa preparata dai suoi compaesani di Villacidro, fra Cagliari e Oristano. «Domenica sarà una giornata speciale - pregusta Aru -, è da dicembre che non torno a casa».

Ansa
PedalAru, a Villacidro è festa per Fabio Aru
Il campione sardo accolto come una star sulle strade di casa

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C'è voglia di festa, c'è voglia di stare assieme e pedalare senza un traguardo, un obiettivo, senza quel desiderio di dover arrivare per primo o per staccare qualcuno a tutti i costi. C'è soprattutto voglia di stare assieme. Assieme a Fabio Aru, il vero volto nuovo del ciclismo mondiale, che da ieri sera ha radunato sulle strade di casa i suoi amici per questo evento semplice ma sentito.

Fabio Aru non tornava nella natìa isola da gennaio. Per reandere realtà il sogno di una festa in grande stile, in queste settimane a Villacidro hanno lavorato non meno di 200 persone, amici e conoscenti del campione sardo. E in bici, con il re dell’ultima Vuelta, ne saliranno un migliaio. «Spero solo che vadano tranquilli, senza tirare troppo, ho già fatto tanta fatica», dice il sardo divertito per quanto i suoi amici hanno saputo organizzare in questi giorni.

Presenti con lui in Sardegna, oltre alla fidanzata Valentina, il d.s. Martinelli, il massaggiatore Inselvini e il fido compagno Paolo Tiralongo e l'allenatore Maurizio Mazzoleni. Un reagalo che si è fatto prima di partire per una bella vacanza assolutamente “top secret” di tre settimane? Un maieletto, di cui il ragazzo di Villacidro è golosissimo.

«Qui sono nato, qui ho la mia famiglia, qui ho i miei ricordi e il mio mondo: qui ho il mio cuore», ha detto visibilmente commosso il trionfatore di Spagna, il vice re d'Italia.  «Spero che questa Pedalaru sia la prima di una lunga serie, e che il mio esempio serva a sviluppare di più il ciclismo sull’isola. Mi pacerebbe tanto ritornare qui anche per  correre qualche tappa del Giro d'Italia», ha detto.

tuttobiciweb.it
Finalmente definito il calendario di Fabio Aru per la prima parte del 2016. La partenza avverrà dalla Spagna, alla Vuelta Valenciana (3-7 febbraio); per poi spostarsi nel vicino Portogallo in occasione della Volta ao Algarve (17-21 febbraio). Successivamente il sardo capitanerà l'Astana alla Parigi-Nizza (6-13 marzo), preferita alla Tirreno-Adriatico che invece disputerà Vincenzo Nibali. Infine la Vuelta al Pais Vasco (4-9 aprile) sarà l'ultimo step prima di affrontare le classiche delle Ardenne.
Una breve pausa a maggio ed un ritiro in altura prepareranno la strada verso il Tour de France (2-24 luglio), grande obiettivo di stagione, e le Olimpiadi di Rio 2016.
Aru ha dichiarato che il prossimo anno parteciperà alla Sanremo ed alle ardenne, in modo da migliorare il suo modo di stare in gruppo
Secondo me la batosta al Tour gli ha fatto bene Sisi
Aru conferma che farà Giro e Vuelta...
Calendario (parziale) di Fabio nel 2017:
Tour of Oman
Abu Dhabi Tour
Strade Bianche
Tirreno Adriatico
Milano Sanremo
Giro di Croazia
Giro d'Italia
.....
Vuelta a España
Solo Croazia prima del Giro??

Aveva affermato di voler correre maggiormente...
Mizze che condanna i calendari di Aru
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