(13-07-2015, 03:54 PM)Italbici Ha scritto: "Tinkoff-Saxo's doctor says that Basso has a '98 to 99 per cent chance' of a full recovery."
Come figlio di dottoressa, mi permetto di fare chiarezza.
I tumori che hanno origine nei testicoli, sono quasi sempre collocabili in due grandi categorie:
1) i SEMINOMI
2) i TERANOMI
I seminomi sono tumori "semibenigni", cioè danno i primi sintomi evidenti quando è ancora possibile la cura, che il più delle volte consiste in un'asportazione combinata a un unico ciclo di chemioterapia (in teoria, atto alla distruzione di qualche cellula tumorale che può finire in circolo durante l'operazione). La prognosi di questo tipo di malattia è tendenzialmente positivo, nel senso che le cellule tumorali vengono quasi sempre rimosse completamnte. Quindi, nel 98-99% dei casi il tutto "finisce bene". Date le dichiarazioni del dottore, tendo a pensare che il tumore di Basso sia un seminoma.
I teranomi invece sono tumori maligni, che danno facilmente origine a metastasi, cioè cellule tumorali che entrano nel sistema linfatico. In questo caso, la rimozione della struttura tumorale presente nei testicoli porta a una guarigione solo temporanea, visto che le metastasi presenti nel corpo diffonderanno lo stesso tumori anche in altri organi (nei quali l'asportazione non è possibili) conducendo così spesso alla morte.
Quindi va subito fatta una netta distinzione col caso di Armstrong, che fu verosimilmente un teranoma (in realtà non ne sarei sicuro dato che lui ha snobbato i primi sintomi e quindi anche un seminoma potrebbe aver dato origine alle metastasi, non avendo fatto la diagnosi in tempo). Il cancro di Armstrong era infatti diffuso anche al cervello, all'addome e ai polmoni proprio per mezzo delle metastasi. La guarigione di Armstrong è un fatto assolutamente miracoloso, dato che in organi come il polmone e il cervello è difficile se non impossibile intervenire chirurgicamente e ci si affida conseguentemente unicamente alla chemioterapia. Questo tipo di cura però è decisamente sopravvalutato, dato che mira all'uccisione di certi tipi di cellule tumorali. Purtroppo però, ogni tumore ha diversi tipi di cellule diverse, non tutte vulnerabili alla chemioterapia. In questi casi infatti la sostanza riesce a distruggere uno o due tipi di cellule tumorali (migliorando quindi la malattia e prolungando la sopravvivenza) non riuscendo però ad intaccarne alcuni, per questo motivo la cura si rivela inefficace. Tendenzialmente, un paziente con metastasi, se non in età estremamente avanzata, ha una speranza di vita decisamente ridotta.
Ora, vedo che in tantissimi fanno subito associazioni al doping, che però dal punto di vista medico non hanno molta credibilità dato che l'origine dei tumori in individui non fumatori, non alcolizzati, non sovrappeso e in ottime condizioni fisiche è al giorno d'oggi impossibile da individuare con certezza e rappresenta uno dei più grandi problemi della medicina odierna. Tanto che al giorno d'oggi, si dice che due terzi dei tumori sono semplicemente dovuti a "sfortuna". In realtà non è così, dato che in popolazioni come l'Africa questo tipo di malattia è rarissimo e per cui ci sono delle condizioni che negli altri continenti ne facilitano l'insorgenza. Tuttavia a livello medico non si è ancora trovata nessuna causa nei gruppi di persone definiti in precedenza. Per cui l'associazione doping-tumore è un'associazione che può venire spontanea ma che non è seguita da nessun fondamento medico.