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[Story] In Salita Controvento
24-04-2000 / In Alto Adige

Sembra che tutta la mia stagione stia vivendo sotto l'alone del nome di Marco Pantani, o forse è solo una mia impressione o la logica che impone che chiunque voglia tentare di ben figurare al Giro d'Italia, come me, debba essere presente alle stesse corse, e in quelle ormai l'assenza del nome Marco Pantani dagli ordini di partenza era diventa un abitudine. Oppure, ed è la cosa più plausibile, è che i suoi tifosi e l'eco assente dei lori cori fossero una cosa imprescindibile per chiunque si avventurasse nelle corse italiane.

Marco Pantani oggi non c'è, e i tifosi sono sempre più preoccupati. Non si sa nulla di lui, e il fatto che non corra neppure questa corsa è un brutto presagio per chi lo vorrebbe vedere sulle strade del Giro. Si rincorrono voci come leggende sul fatto che si stia allenando in gran segreto, in una località nascosta, come fosse cavia di laboratorio. C'è chi invece dice che dopo aver corso qualche gara ad inizio stagione si sia accorto di non riuscire più ad essere quello di un tempo e abbia deciso di ritirarsi. Qualcun altro sbotta: "allora è vero, era dopato", qualcun altro invece lo difende. E' capitato in un bar che scoppiasse una rissa per questo.

Comunque fa strano. Fa strano essere circondato da gente che tifa e grida il nome di chi non c'è. Fa strano perchè qui, al Giro del Trentino, io mi trovavo per la prima volta nello stesso gruppo di Marco Pantani, come un suo pari, suo collega, e lo vedevo sempre lontano, davanti, e poi arrivare al traguardo sempre prima di me con rassicurante serenità. Chissà se da qualche parte nel mondo, o in un mondo diverso, Marco porta in cuor suo ancora un pizzico di quella rassicurante serenità e la trasmette ai suoi tifosi e compagni come aveva sempre fatto dacchè ha iniziato a correre.

Ma Pantani o non Pantani, c'è da correre un Giro del Trentino molto più duro rispetto allo scorso anno. Come lo scorso anno si parte da Lienz con una tappa trabocchetto breve, poi una cronoscalata, bella duretta della stessa salita che affrontiamo in discesa il giorno prima, farà i primi importanti distacchi. Il giorno dopo si torna in Italia, un percorso pieno di salite con l'ultima a 15 chilometri dal traguardo. Le ultime due tappe si concludono in salite da "Giro". La quarta a Vetriolo Terme metterà faccia a faccia tutti i big, ognuno testerà la gamba e capirà qual'è il suo stato di forma rispetto agli avversari, l'ultima, più lunga e irregolare, segnerà inevitabilmente il vincitore di questa corsa. Sono abbastanza pronto, ho le gambe appesantite ma su queste 5 tappe vorrei ce ne fosse almeno una dove posso dire di essere stato all'altezza delle mie aspettative. Stamattina è stato bello rivedere e riabbracciare i miei compagni, Pietro Caucchioli, Marco Gili, Vitali Kokorine, Fabio Malberti, Oscar Pozzi e Davide Scalmana.

[Immagine: mhdetv.jpg][Immagine: necchk.jpg][Immagine: 1196s7d.jpg][Immagine: 290wl7q.jpg][Immagine: 2dul91j.jpg]


Ho rivisto la scheda di Ivan Basso dopo un po' di tempo che non la guardavo...sempre 73 MON e 71 COL, mi sono accorto che avevo impostato il programma dall'allenamento a cronometro da gennaio, che è infatti è salito a 67. Ma dove voglio andare!  :cry:
 
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Stylus ho visto cosa hai combinato nel forum di PCM, io e te dobbiamo fare amicizia, fratello anarchico.

Che poi mi sto ammazzando dalle risate leggendo Diarrea90 che si lamenta perché gli hai dato dell'arrogante. La prossima volta però digli chiaro e tondo che è un minkione con la stessa personalità di un vaso di terracotta invece che limitarti all'"arrogante".
 
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(10-11-2014, 05:13 PM)Dayer Pagliarini Ha scritto: Stylus ho visto cosa hai combinato nel forum di PCM, io e te dobbiamo fare amicizia, fratello anarchico.

Che poi mi sto ammazzando dalle risate leggendo Diarrea90 che si lamenta perché gli hai dato dell'arrogante. La prossima volta però digli chiaro e tondo che è un minkione con la stessa personalità di un vaso di terracotta invece che limitarti all'"arrogante".

Se di Cym? :D

Si, sono un epurato, un fuggitivo, consideratemi una specie di Fidel esiliato pre-rivoluzione Sese
 
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[+] A 1 utente piace il post di Stylus
No, ho lurkato oggi dopo tipo due anni che non lo facevo così tanto per.

Però in questo forum sono un ex mod e pluribannato, siamo sulla stessa barca più o meno.

Ma l'altro forum in cui scrivi questa story che forum è?
 
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(10-11-2014, 05:31 PM)Dayer Pagliarini Ha scritto: No, ho lurkato oggi dopo tipo due anni che non lo facevo così tanto per.

Però in questo forum sono un ex mod e pluribannato, siamo sulla stessa barca più o meno.

Ma l'altro forum in cui scrivi questa story che forum è?

Si chiama Unavitainsella, è un altro forum di epurati di lunga data (gli ex vecchi di cym) Rockeggio in cui facciamo una specie di fanta manager game di PCM, lì sono uno degli admin. Inizialmente pensavo di riscrivere solo lì la story, ma come opzioni per il posting siamo carenti e sopratutto, come detto, vorrei fare un fantagioco legato alla story ma lì oltre a non esserci molta gente (più o meno come qui) non sono tra le priorità i videogiochi di ciclismo e il ciclismo in generale (nonostante l'oggetto sia comunque il gioco di ciclismo sono le discussioni generiche quelle più nutrite)
 
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Capisco. Mo esco che devo andare a volantinare e poi ho una riunione. In caso continuiamo più tardi o nei prossimi giorni.
 
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(10-11-2014, 05:39 PM)Dayer Pagliarini Ha scritto: Capisco. Mo esco che devo andare a volantinare e poi ho una riunione. In caso continuiamo più tardi o nei prossimi giorni.

Io invece vado avanti :)

Il diktat di Boifava in partenza era chiaro: fare la tappa per Pietro Caucchioli e cercare con ogni forza di portar via una fuga in partenza, che con una tappa così breve (solo 128 km), poteva anche arrivare sino al traguardo. Presto fatto era stato Oscar Pozzi a bruciare tutti al via con una partenza a dir poco "automobilistica", io dovevo ancora agganciare lo scarpino!

[Immagine: 2vngga9.jpg]

Nonostante l'attacco anticipato Oscar Pozzi aveva fatto più fatica del previsto ad inserirsi in fuga, dopo una dozzina di chilometri me l'ero ritrovato in gruppo a causa di alcune squadre che non essendo riuscite ad inserire un uomo avevano tenuto l'andatura molto alta. Poi, finalmente, dopo aver tenuto l'andatura molto alta, Oscar Pozzi ce l'aveva fatta ed era stato accompagnato da Cavagnis (Alexia) e Strauss (Post Swiss Team). Raggiunti in un secondo momento da Alessandro Bertolini (Alessio), che se non fossimo partiti da Lienz avrei indicato come garanzia della buona riuscita della fuga: lui trentino doc, si sarebbe fatto in quattro pur di vincere davanti al suo pubblico, ma ahinoi, siamo in Austria.

"Mi sento bene, tu Ivan?" In corsa mi si era avvicinato Pietro. Dopo il ritiro piemontese avevo imparato ad essere schietto con lui, e lui con me. In realtà non ero in formissima, le gambe erano un attimo appesantite, sapevo che era normale dopo la settimana in altura appena fatta. Sapevo che se gliel'avessi detto, avrei implicitamente accettato di aiutarlo nella tappa e avrei dovuto mettere da parte le ambizioni personali. Boifava era stato chiaro alla partenza: tutti per Pietro.

"Io Insomma...t'aiuto io sulla salita" Gliel'avevo detto. Caucchioli m'aveva risposto con un sorrisone, mi doveva un favore. (di forma: +4 Caucchioli, -4 Ivan Basso, n.d.r. Facepalm )
 
[Immagine: b4j38g.jpg]

Ecco l'Isenberg, 4 chilometri di salita, non impossibile, e poi la lunga discesa, certamente più selettiva, Oscar con gli altri 3 compagni di fuga l'aveva iniziata 2 minuti prima di noi.

[Immagine: 16bip6v.jpg]

Poi, a metà salita, la comunicazione di Boifava: Pozzi non era riuscito a tenere le ruote di alcuni fuggitivi. Non c'era più alcun motivo di stare a ruota, se Pietro stava bene come diceva sarebbe dovuto partire a poche centinaia di metri dalla cima pronto a guadagnare poi in discesa.

Sulla cima Pietro era scattato, in compagnia di Kokorine, perdendosi nella nebbia, come un difensore del male, un cavaliere mascherato, come Batman! La salita non era stata per nulla selettiva, io speravo potesse fare la differenza e non vederlo più sino al traguardo!
 
[Immagine: 24enbih.jpg]

Pietro e Vitali si buttano come matti in discesa, sembra una cronocoppie, ma senza più il favore delle tenebre ed inseguiti da un gruppo tirato a tutta da Lampre e Mercatone rimangono purtroppo sempre a vista.
 
[Immagine: 302nzog.jpg]

Intanto Oscar Pozzi, dopo una bella discesa, si stava riportando su  Cavagnis e Bertolini. Erano ormai arrivato nuovamente a Lienz, Davide aveva ragione, una fuga avrebbe avuto buone possibilità; intanto Pietro e Vitali capendo che stavano spendendo energie inutili e in questo modo stavano peraltro favorendo il ritorno del gruppo su questi fuggitivi, avevano deciso di rialzarsi.
 
[Immagine: 2cz2dqe.jpg]

All'ultimo chilometro, c'era stato il contatto! Poteva essere come il John Bruynell della situazione, che otto anni prima aveva beffato all'ultimo dei Chiappucci e Cassani troppo distratti per accorgersi del suo ritorno!

[Immagine: 25h0mzm.jpg]

E invece no. Aveva preso la ruota buona, quella di Cavagnis, aveva superato Bertolini ma non aveva poi avuto le gambe per superare anche il corridore dell'Alexia, favorito anche dall'ultima curva ai 300 metri. Il gruppo invece era arrivato tutto in volata, senza problemi.

 
[Immagine: 2z7r7kh.jpg]

1° Tappa / Lienz - Lienz
1 Oscar Cavagnis (ITA/Alexia Alluminio) 2h55'49''
2 Oscar Pozzi (ITA/Amica Chips - Tacconi Sport) s.t.
3 Alessandro Bertolini (ITA/Alessio) s.t.
4 Andrea Ferrigato (ITA/Fassa Bortolo) + 31''
5 Danilo Di Luca (ITA/Cantina Tollo - Regain) s.t.
6 Denis Zanette (ITA/Liquigas - Pata) s.t.
7 Marco Cannone (ITA/Lampre - Daikin) s.t.
8 Massimo Strazzer (ITA/Alessio) s.t.
9 Marco Serpellini (ITA/Lampre - Daikin) s.t.
10 Marco Gili (ITA/Amica Chips - Tacconi Sport) s.t.
18 Paolo Savoldelli (ITA/ Saeco - Valli & Valli) s.t.
20 Ivan Basso (ITA/Amica Chips - Tacconi Sport) s.t.
24 Pietro Caucchioli (ITA/Amica Chips - Tacconi Sport) s.t.
25 Stefano Garzelli (ITA/Mercatone Uno - Albacom) s.t.
27 Eddy Mazzoleni (ITA/Team Polti) s.t.
40 Leonardo Piepoli (ITA/Banesto) s.t.
44 Gilberto Simoni (ITA/Lampre - Daikin) s.t.
47 Pavel Tonkov (RUS/Mapei - Quick Step) s.t.
48 Serhy Honchar (UKR/Liquigas - Pata) s.t.
88 Hernan Buenahora (COL/Aguardiente Nectar - Selle Italia)  + 2'53''
 
Rispondi
Gli ho dato un'occhiata al tuo forum, ma non ci ho capito molto. Poi nella sezione ciclismo 2014 un non utente non può leggere nulla, o sbaglio?

Comunque Camenzind deve essere passato anche da queste parti, prima che ci scrivessi io però, quindi parliamo di preistoria del web ciclistico.
 
Rispondi
(11-11-2014, 01:00 AM)Dayer Pagliarini Ha scritto: Gli ho dato un'occhiata al tuo forum, ma non ci ho capito molto. Poi nella sezione ciclismo 2014 un non utente non può leggere nulla, o sbaglio?

Comunque Camenzind deve essere passato anche da queste parti, prima che ci scrivessi io però, quindi parliamo di preistoria del web ciclistico.


Si senza registrazione non si può vedere nulla nel forum!


Intanto, un articolo che può tornare utile a coloro che hanno intenzione di partecipare al FantaGiro..!

[Immagine: 2ezh65i.jpg]
 
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Piccolo appunto di cui non frega un amen a nessuno, io sono stato a Pontechianale quest'estate :O Asd
 
Rispondi
(11-11-2014, 08:28 PM)AlexXx 94 Ha scritto: Piccolo appunto di cui non frega un amen a nessuno, io sono stato a Pontechianale quest'estate :O Asd

Bel Posto? :D
 
Rispondi
Freddo cane anche il 15 Agosto ma sì molto :D
 
Rispondi
Continuiamo con il Giro del Trentino!

25-02-2000 / Da Lì a Lienz

Oggi non c'erano capitani da aiutare, compagni da aspettare, fughe da coprire o in cui inserirsi, oggi si correva semplicemente contro se stessi in una cronoscalata. Salita complicata questo Isenberg, non facile e certamente non adatto ai passisti, però c'era un prima parte totalmente pianeggiante. Per tutti il riferimento era Pavel Tonkov, bravo a cronometro e bravo nelle cronoscalate, di cui ai tempi del Giro ne aveva vinte un paio. Certo che in meno di 12 chilometri non ci si poteva aspettare grossi distacchi, una ragione in più per poterla prendere a tutta.

Quando toccò il mio turno, i tempi degli avversari erano secondo le previsioni. C'era infatti Tonkov in testa con un tempo di 25'19'' poco più di due minuti a chilometro, e secondo, staccato di qualche millesimo, Gilberto Simoni.
 
[Immagine: 2u3w0ab.jpg]

Ero pronto a fare bene, a fare la mia prova, un ottimo risultato sarebbe stato per me stare sotto i 30'' di ritardo da quel tempo. Purtroppo non potevo avere alcun consiglio da Caucchioli che era partito poco prima di me, e della nostra squadra i soli Davide Scalmana e Malberti avevano concluso la prova e non da molto. La mia prestazione dipendeva esclusivamente dalle mie sensazioni.
 
[Immagine: 168e5iu.jpg]

Non potevo sentire gli strilli di Boifava, che aveva scelto di seguire Pietro, ma potevo sentire la sua voce alla radio. Nonostante fossi concentrato capii che Caucchioli non aveva fatto segnare un gran tempo all'intermedio.

Invece io avevo trenta secondi tondi di ritardo da Tonkov all'intermedio e, stando alla comunicazione di Davide, ero andato meglio di Pietro! Avevo ancora un sacco di energie, dovevo migliorare di altri dieci secondi!

[Immagine: jzfnmx.jpg]

Pietro intanto concludeva la prova al 24° posto temporaneo, a 41'' di distacco da Pavel. Potevo, dovevo fare meglio! Nulla di personale contro Pietro eh! Solo che mi stimolava l'idea di poter fare meglio di quello che Davide aveva definito il nostro "capitano".
 
[Immagine: 2e199pi.jpg]
 
29'' di ritardo! Decimo tempo! Bene, molto bene! Avevo detto che avrei voluto stare sotto i 30 secondi e sono giusto riuscito a limare un secondino dall'intermedio! Niente di fuori dal comune, ma mantenere questa piazza sino alla fine sarebbe stato un grande risultato!

[Immagine: 2lw3gas.jpg]

Ed invece non avevo considerato lo specialista degli specialisti, Paolo Savoldelli! Nessuno l'avrebbe messo tra i favoriti della tappa perchè la salita era troppo dura per il suo peso, invece all'arrivo sembra un treno, una tigre. Ovviamente non era andato oltre un 5° posto, ma abbastanza per mandarmi fuori dalla Top10.

[Immagine: 15piofr.jpg]

2° Tappa / Lienz - Isenberg
1 Pavel Tonkov (RUS/Mapei - Quick Step) 25'19''
2 Gilberto Simoni (ITA/Lampre - Daikin) s.t.
3 Serhij Honchar (UKR/Liquigas - Pata) + 1''
4 Leonardo Piepoli (ITA/Banesto) + 7''
5 Stefano Garzelli (ITA/Mercatone Uno) + 8''
6 Paolo Savoldelli (ITA/Saeco - Valli & Valli) s.t.
7 Hernan Buenahora (COL/Aguardiente - Nectar) + 10''
8 Chann McRae (USA/Mapei - Quick Step) + 16''
9 Andrea Noé (ITA/Mapei - Quick Step) + 18''
10 Paolo Lanfranchi (ITA/Mapei - Quick Step) + 23''
12 Ivan Basso (ITA/Amica Chips - Tacconi Sport) + 30''
31 Pietro Caucchioli (ITA/Amica Chips - Tacconi Sport) + 42''
Classifica Generale
1 Gilberto Simoni (ITA/Lampre - Daikin) 3h21'39''
2 Pavel Tonkov (RUS/Mapei - Quick Step) s.t.
3 Serhij Honchar (UKR/Liquigas - Pata) + 1''
4 Leonardo Piepoli (ITA/Banesto) + 7''
5 Paolo Savoldelli (ITA/Saeco - Valli & Valli) + 8''
12 Ivan Basso (ITA/Amica Chips - Tacconi Sport) + 30''

Domani io e Pietro partiamo con 12 secondi a mio vantaggio, è sempre lui il capitano? 

P.S. Sono il nuovo leader dei giovani!
 
Rispondi
Non si trattava di un tappa esagerata di montagna e non aveva l'arrivo in salita certo, ma la tappa di Condino aveva pur sempre oltre 2500 metri di dislivello e il passo Daone, ultima salita prima dell'arrivo, aveva pendenze a doppia cifra. La cosa migliore era tornare in Italia a Pergine, la differenza con la fredda Lienz era notevole, e non solo il clima, l'accoglienza era finalmente festosa, c'erano tanti tifosi e tanti incitavano soprattutto Gilberto Simoni che era il corridore di casa e arrivava in Italia con la maglia di leader della corsa.

[Immagine: 2ns14at.jpg]

Come in ogni corsa, seguendo il motto del nostro direttore sportivo un uomo Amica Chips era partito all'attacco, Marco Gili. La cosa strana era però che nessuno si era messo ad inseguirlo, e così, dopo una dozzina di chilometri si trovava solo, con già quattro minuti di vantaggio. Solo dopo quasi 30 chilometri di fuga solitaria e una discesa al risparmio era stato raggiunto da un altro corridore la cui squadra aveva come motto il correre sempre all'attacco, Tonetti (Aguardiente - Nectar).
 
[Immagine: mwpmh2.jpg]

Solo che Tonetti (stando a quel che mi ha raccontato Marco) più che un degno compagno di viaggio, sembrava una cozza appiccicosa, e non dava un cambio neanche a morire. Per consolazione si prendeva tutti i traguardi. In gruppo intanto non c'era solo la Lampre a fare il ritmo, ma pure la Saeco. Evidentemente la discesa di Passo Daone faceva gola al Falco Bergamasco.

[Immagine: 23t06f6.jpg]

All'inizio di Passo Daone la situazione era molto simile a quella del primo giorno: Gili e Tonelli conservavano due minuti e venti di vantaggio sul gruppo e io e Pietro non ci saremmo rimasti fintanto che la vittoria di tappa di Gili potesse essere possibile, o ci saremmo messi a ruota di eventuali attacchi.
 
[Immagine: 2vczvv4.jpg]

Ma nel tratto più duro succede qualcosa di incredibile, un brusco cambio di ritmo! Abbasso la testa per vedere i miei watt sul computerino, alzo la testa e..bum! Avevo davanti un esercito di corridori! Non avevo più spazio e vedevo lontano, lontano, dei puntini che sembravano stesso scattando! Cerco Pietro alla radiolina, lo chiamo.. lui era là davanti!

[Immagine: 2wc1a53.jpg]

Con tanta fatica e aiutato da Oscar riesco a tenere le ruote del gruppo. C'erano stati alcuni che avevo provato a prendere un po' di margine in testa, si, ma non erano andati a buon fine. Mancavano dieci chilometri e Marco GIli manteneva un minuto di vantaggio insieme a Tonelli, per la vittoria di tappa bisognava sperare in lui, e per quanto aveva lavorato tutta la giornata, la meritava.

[Immagine: 5cbyhl.jpg]

Poi ad un certo punto sento un grugnito, affaticato, alla radiolina. "Marco sei tu?" "Quel figlio di p... è scattato". Il corridore della Nectar, in barba ad ogni atto di gratitudine, aveva distanziato Gili che tentava disperatamente di riprenderlo. Stava per succedere un'altra volta la beffa?
 
[Immagine: spvwoj.jpg]

Ma a 3 chilometri dalla fine, Gili lo riprende! Poi lo supera, sembra poterlo distanziare all'istante, Tonetti sembra in crisi nera ma... cosa fa?! Nooo..Tonetti gli si mette a ruota!
 
[Immagine: 5oilhx.jpg]

 Marco inizia una volata lunghissima.
 
[Immagine: nwc3h2.jpg]

E stavolta no! Non c'è nessuna beffa, Tonetti non ha la forza di sprintare e Marco Gili va a vincere! Grandissimo Marco, una vittoria meritatissima!

[Immagine: 25i2495.jpg]

Dopo il traguardo Marco Gili era in estasi! Era la nostra terza vittoria stagionale, terza vittoria con tre corridori diversi, ma questa è stata veramente la più dura. Marco era davvero su di giri, aveva davvero paura di essere fregato da Tonetti. I due poi sul podio non si sono parlati, a cena mi ha rivelato che, se avesse vinto il corridore della Nectar l'avrebbe preso a pugni per il comportamento che aveva tenuto per tutta la tappa, veramente da figlio di buona donna...

3° Tappa / Pergine Valsugana - Condino
1 Marco Gili (ITA/Amica Chips - Tacconi Sport) 4h27'11''
2 Gianluca Tonetti (ITA/Aguardiente Nectar - Selle Italia) s.t.
3 Paolo Lanfranchi (ITA/Mapei - Quick Step) + 55''
4 Pietro Caucchioli (ITA/Amica Chips - Tacconi Sport) s.t.
5 Andrea Ferrigato (ITA/Fassa Bortolo) s.t.
6 Mirko Celestino (ITA/Team Polti) s.t.
7 Aitor Osa Eizaguirre (SPA /Banesto) s.t.
8 Gilberto Simoni (ITA/Lampre - Daikin) s.t.
9 Danilo Di Luca (ITA/Cantine Tollo - Regain) s.t.
10 Giuliano Figueras (ITA/Mapei - Quick Step) s.t.
11 Pavel Tonkov (RUS/Mapei - Quick Step) s.t.
17 Stefano Garzelli (ITA/Mercatone Uno - Albacom) s.t.
22 Serhij Honchar (UKR/Liquigas - Pata) s.t.
26 Ivan Basso (ITA/Amica Chips - Tacconi Sport) s.t.
28 Paolo Savoldelli (ITA/Saeco - Valli & Valli) s.t.
 
Rispondi
Lanfranchi, Celestino, Garzelli... Quanta brutta gente
 
Rispondi
(12-11-2014, 01:05 PM)Paruzzo Ha scritto: Lanfranchi, Celestino, Garzelli... Quanta brutta gente

Lanfranchi ha fatto lo stronzo a Lisbona, Celestino e Garzelli why?

Suppongo che al FantaGiro sicuramente non prenderai questi corridori Asd
 
Rispondi
Ho scoperto da poco questo topic, è un racconto fantastico Heart
Ti auguro di vincere il giro con il tuo Basso Occhiolino
 
Rispondi
(12-11-2014, 07:13 PM)Gerro Ha scritto: Ho scoperto da poco questo topic, è un racconto fantastico Heart
Ti auguro di vincere il giro con il tuo Basso Occhiolino

Grazie! Allora proseguo!

Vincere ora è un po' dura magari fra un lustro Eheh

Nessun commento al grande Gili che mi vince? Sbav
 
Rispondi
"Perchè non provi tu ad andare in fuga oggi?" Mi aveva fatto presente Boifava. Non ci avevo pensato. "Hai visto la salita di Vetriolo? E' lunga, non puoi farcela a stare con i primi". Era una puntura nell'orgoglio perchè non pensavo mai a ciò che non avrei potuto fare, ma solo quello che avrei potuto. Però aveva ragione. Ma in classifica ero vicino ai primi, in maglia bianca, mi avrebbero dato il via libera? "Se non ci provi non lo saprai". Avevo un brutto ricordo dell'ultima volta che avevo tentato una fuga, era la Tirreno-Adriatico e tutto il gruppo paresse avesse avuto un torto con me tanta era stata la foga per riprendermi immediatamente, e a furia di scattare mi ero prosciugato. E se poi non ho le forze per fare la salita finale? "Se, se, se... con i se, è noto, nessuno mai andato lontano". Ed io invece volevo arrivare lontano.
 
[Immagine: jju2d1.jpg]

I miei dubbi erano stato presto fugati e come un mese fa avevo avuto il gruppo subito pronto a chiudere. Forse per il peso della maglia che indossavo, quella di leader dei giovani ma pur sempre leader, forse per il mio nome che poteva far paura a qualcuno; una decina di chilometri a bagno maria e poi non guadagnando margine mi ero rialzato.

[Immagine: zk6fk9.jpg]

Si era invece creata una coppia di testa, ma nessuno dei due era dei nostri, erano Gustov (Fassa Bortolo) e Pugaci (Saeco).

[Immagine: wjlfs.jpg]

Il gruppo non aveva mai concesso più di tre minuti a Gustov e Pugaci e neppure tuttavia aveva imposto un ritmo fuorisoglia nel lungo Passo Lavazè. I due avevano avuto così la possibilità di giocare un po' per prendere i punti necessari ad indossare anche la maglia di leader GPM visto che si trattava di una salita di 1° categoria.
 
[Immagine: nycv9z.jpg]

In discesa però, un gruppo più nutrito e più credibile riesce ad evadere dal gruppo, guadagna un paio di minuti e raggiunge Igor Pugaci che non era riuscito a tenere il ritmo di un indiavolato Gustov. In questo gruppo c'erano Buenahora (Aguardiente Nectar), De Paoli (Mercatone Uno), Miceli (Alessio), Axelsson (Panaria), Aitor Osa (Banesto) e Moos (Kia).
 
[Immagine: mjsort.jpg]

I sette raggiungono Gustov, vanno forte ma fanno molta paura alla Lampre e alla Mapei. Le due squadre cominciano a tirare con forza, un ritmo sovraumano, davvero! E' un lungo inseguimento a velocità pazzesche favorito dalla strada in leggera discesa, mai il tachimetro scende sotto i 50 km orari. Persino Caucchioli è in difficoltà, cerco di aiutarlo e proteggerlo: lo scenario è quello di un mare in tempesta dove non si vedono compagni, tira vento e gli schizzi sono quelli di sudore trascinati dall'aria. Uno spicchio di arcobaleno si intravede solamente a 17 chilometri dal termine: gli 8 di testa non fanno più paura, vengono raggiunti. Il tachimetro per la prima volta scende a 37 km/h e io e Pietro ci possiamo guardare attorno come dopo una catastrofe; non c'erano più compagni, eravamo rimasti solo noi, e meno di 40 uomini nel gruppo. La tempesta sarebbe però riniziata presto, fra un paio di chilometri sarebbe iniziata la salita di Vetriolo.
 
[Immagine: rsa26w.jpg]

Qui iniziava la salita. Come le gambe in croce un po' per tutti non era iniziata proprio al massimo ritmo. Io mi ero ormai concentrato e accettato di far da gregario a Pietro, aveva sicuramente più energia in corpo di quanta ne avessi io, lo avrei accompagnato fin dove avrei potuto e poi sarei salito del mio passo.
 
[Immagine: 2q8ue78.jpg]

La bassa velocità è solo un pretesto per accendere immediatamente le polveri! Un po' a sorpresa il primo a partire e il gregario di Pantani, Stefano Garzelli!

[Immagine: w6pmjp.jpg]
 

E' un fuoco di paglia, viene presto ripreso. Io ho ancora le forze di stare con Pietro.
 
[Immagine: jq6kbt.jpg]

Poi, c'è un nuovo cambio di ritmo, Gilberto Simoni lancia una saiettata incredibile! Fa immediatamente il vuoto! Sarà pure galvanizzato per la maglia, per le scritte sull'asfalto, gli amici che erano tutti li a supportarlo a bordo strada, ma uno scatto simile non lo vedevo dai tempi di Pantani. C'è chi prova ad inseguirlo, ma rimangono veramente tutti seccati. Pietro ha però le gambe per restare con gli inseguitori. io no. A 8.5 dal termine era finita la mia tappa e cominciava la mia gara contro me stesso.
 
[Immagine: fjkdow.jpg]
 
Rispondi
Cerco di rimanere con  un gruppetto di corridori immediatamente dietro ai protagonisti. Potrei pure godermi lo spettacolo se non fosse che i duecento chilometri e la salita mi stessero togliendo il fiato. Mi godevo la cronaca della corsa alla radiolina, come un tifoso calcistico degli anni 70, ascoltando gli incitamenti e le indicazioni che Boifava stava dando a Caucchioli: Simoni pareva ormai irraggiungibile mentre al suo inseguimento si era portata la coppia di corridori dell'est formata da Tonkov e Honchar. Più indietro però ci doveva essere Caucchioli, insieme a Savoldelli e Garzelli. Che grande!

[Immagine: 15yby1x.jpg]

Stavo mantenendo un equilibrio, non andando fuori giri. L'allenamento in altura sembrava dare finalmente i suoi frutti: non stavo lottando, quanto piuttosto, cercando la calma come un atto di yoga, e ci stavo riuscendo. Ero sempre nel gruppettino, di fronte la pelata di Piepoli e la chioma di Mazzoleni si facevano sempre più vicine. Riuscivo a scorgere il lontananza anche Pietro, che si manteneva a ruota di Garzelli, mentre Savoldelli era un po' più avanti.

[Immagine: b6c5mt.jpg]
 
Intanto Simoni aveva vinto la tappa con una superiorità mai dimostrata prima. Si stava forse consacrando quel corridore maturo che si era già intravisto sul finire dello scorso Giro d'Italia?

[Immagine: 2i4s9v.jpg]
 
Pietro intanto era stato bravissimo, tenendo la ruota di Garzelli per tutta la salita, giocando a fare un po' il succhiaruote (eddai, ogni tanto anche noi...) e battendolo allo sprint per la 5° piazza. 

[Immagine: x2unig.jpg]
 
Ed io ero andato meglio di quanto pensassi, pur avendo speso energie all'inizio per cercare la fuga, energie lungo il lungo inseguimento, energie per stare vicino a Pietro nella prima parte della salita, avevo tagliato il traguardo in 11° posizione! 

[Immagine: 2eyzz37.jpg]
 
4° Tappa / Sillian - Vetriolo Terme
1 Gilberto Simoni (ITA/Lampre - Daikin) 5h50'27''
2 Pavel Tonkov (RUS/Mapei - Quick Step) + 58''
3 Serhij Honchar (UKR/Liquigas - Pata) + 1'05''
4 Paolo Savoldelli (ITA/Saeco - Valli & Valli) + 1'34''
5 Pietro Caucchioli (ITA/Amica Chips - Tacconi Sport) + 2'42''
6 Stefano Garzelli (ITA/Mercatone Uno - Albacom) s.t.
7 Eddy Mazzoleni (ITA/Team Polti) + 3'53''
8 Leonardo Piepoli (ITA/Banesto) s.t.
9 Hernan Buenahora (COL/Aguardiente - Nectar) + 4'13''
10 Giuliano Figueras (ITA/Mapei - Quick Step) s.t.
11 Ivan Basso (ITA/Amica Chips - Tacconi Sport) s.t.
Classifica Generale Provvisoria
1 Gilberto Simoni (ITA/Lampre - Daikin) 13h40'02''
2 Pavel Tonkov (RUS/Mapei - Quick Step) + 1'02''
3 Serhij Honchar (UKR/Liquigas - Pata) + 1'12''
4 Paolo Savoldelli (ITA/Saeco - Valli & Valli) + 1'52''
5 Stefano Garzelli  (ITA/Mercatone Uno - Albacom) + 3'00''
6 Pietro Caucchioli (ITA/Amica Chips - Tacconi Sport) + 3'34''
7 Leonardo Piepoli (ITA/Banesto) + 4'10''
8 Eddy Mazzoleni (ITA/Team Polti) + 4'33''
9 Andrea Noè (ITA/Mapei - Quick Step) + 4'41''
10 Paolo Lanfranchi (ITA/Mapei - Quick Step) + 4'42''
11 Ivan Basso (ITA/Amica Chips - Tacconi Sport) + 4'53''
 
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