Il Nuovo Ciclismo

Il riscaldamento non esiste. Si parte a tutta si rientra a tutta.

Oggi zero chilometri e recupero attivo sul materassino in piscina. Conseguenze fisiche comunque altrettanto devastanti visto che mi sono bruciato tutto il corpo

Oggi ho sudato più quando son arrivato a casa che mentre ero a giro: almeno in bici il vento ti dà un po' di refrigerio.

C'ho però 'sto ginocchio sinistro che rompe i coglioni: mi son fatto male come uno scemo, nel mettere piede a terra per poter prendere la pista ciclabile e farmi qualche chilometro in tranquillità (non in sicurezza, perché nelle piste ciclabili c'è sempre qualcuno che tenta di attentare alla tua vita ) prima di tornare a casa. Mi sa che dovrò fermarmi per qualche giorno, se non per tutta la prossima settimana...

(06-08-2015, 12:17 PM)DUILIO Ha scritto: [ -> ]Il riscaldamento non esiste. Si parte a tutta si rientra a tutta.

E' questo che insegni a quello scarsone del tuo allievo..?

la testa è davvero tutto "sono un fottuto sprinter ho pensato non posso perdere in volata" ho vinto

sono un fottuto sprinter... mi sono sentito un piccolo Greipel :gorilla:

PS: fottute collinette

Sì, bisogna vede' anche contro chi l'hai fatto lo sprint: voglio vede' dove te la metti la testa se stai con Cavendish o Kittel...

Con me come motivatore(e con il giusto allenamento obv) Zelk batte sia Cavendish che Kittel contemporaneamente.

La mente ha poteri illimitati.

Perché non motivi te stesso allora? Cavendish guadagna 2 milioni di euro l'anno, visto che puoi diventare più forte tu guadagneresti di più. Poi avete anche la stessa simpatia

Perché non voglio fare il corridore caro il mio mucchio di pus

E cosa vuoi fare invece?

Te l'ho scritto sul gruppo di whatsapp

per la cronaca poi sono uscito in gruppetto e le fatiche della mattina si son fatte sentire gli ultimi 15-20 km sono morto ho stretto i denti ma niente

sono soddisfatto in ogni caso

ora sono uscire per fare una 40ina di km in scioltezza, in effetti non andavo a spinta

a martedì

Ieri un 65 chilometri di test per il ginocchio.
Oggi, domani e domenica nulla: troppo casino a giro.

Ieri tra l'altro mi son tolto lo sfizio di umiliare uno scarsone: non è che basta prendersi una bici da corsa e aver le gambe più lisce di una donna per credersi chissà cosa.
Un pelatino senza casco, con bici anticotta e cuffie negli orecchi mi supera a discesa quasi finita, quando io già pensavo al defaticante: l'ho visto passare tutto sparato, senza manco dir "ciao" o comunque fare un cenno di saluto. Lì per lì volevo lasciar perdere, visto che appunto il ginocchio era alla prima uscita e non volevo rischiare (anche se fino ad allora aveva risposto abbastana bene). Poi però, visto che la strada continuava ad essere leggermente favorevole, ho buttato giù un dente e sono andato a raggiungerlo in nemmen troppo spazio: di solito infatti, a chi non saluta, prendo la ruota e la scrocco senza dare nemmeno un cambio finché le strade non si dividono.
Il problema è che questo, finita la discesa, s'è messo ad andare come le lumache: non so se perché voleva far chissà quale sfida, o semplicemente per farmi passare in testa. Un po' sono rimasto ovviamente lì dietro, finché 'sto scemo s'è soffiato il naso senza nemmeno troppi complimenti: la goccia che ha fatto traboccare il vaso. C'era una salitella proprio poco dopo, con la durezza e lunghezza giusta da far vedere la differenza tra chi c'ha una gamba decente e chi invece è uno scarsone: arrivati quasi a metà, c'ho piazzato uno scatto con il lungo rapporto peggio di Gilbert sul Cauberg. Ho visto con la coda dell'occhio che 'sto qui ha provato a rispondere abbozzando un'alzata sui pedali, ma probabilmente è ancora lì che mi sta cercando. La mi ruota proprio non l'ha nemmeno vista.

Morale della favola: se passate qualcuno, salutatelo sempre onde evitare di fargli girare le scatole e di farvi fare una figura di merda (o, se vi va bene, di fare chilometri e chilometri senza poter rifiatare un attimo )

Solo Duilio può permettersi di non salutare

Danilo quando passa mostra il dito per salutare

https://www.youtube.com/watch?v=hhStRaX7lSQ

Oggi per tornare a casa ho fatto la strada che fecero nel 2010 alla Tirreno-Adriatico, tappa vinta da Igniatiev (che era in fuga), con un muro alla fine che loro hanno fatto come se nulla fosse, io invece ci sono praticamente morto, comunque è duro, gli ultimi metri vanno sopra il 20%, ti ci portano all'esame della patente quando vogliono bocciarti.
Il problema principale è che ho beccato un acquazzone pesante, mi sono anche dovuto fermare due volte. Poi in cima al muro mi fermo sotto la pensilina dell'autobus perché stava aumentando la pioggia, prendo la borraccia, comincio a bere e questa mi esplode in mano, si è spaccata in 10 pezzi. Tra l'altro gran figura di mer visto che c'erano altre due persone

A me l'altro giorno invece è schiantato il tappo: probabilmente il caldo di questa estate alla lunga si dev'essere fatto sentire.

Oggi la salita su cui Riccò vinse la prima tappa alla Tirreno-Adriatico, che poi è la strada in cui abito. Solo che ci sono arrivato in fondo ad un uscita di 2 ore ed è stato un vero massacro, anche perché la prima metà è dura e trafficata, in più dopo l'esplosione della borraccia sono rimasto senza, così ho potuto bere solo alle due fontanelle che ho trovato. Però sto migliorando, a occhio avrò tenuto una media di 20 km/h sì e no, però con due salite e tutta l'andata col vento contrario (forte, in discesa mi fermava quasi) ci sta, almeno per i miei standard e "obiettivi". Solo che a sentire le gambe ora, mi ci vorranno almeno un paio di giorni per riprendermi

Oggi 60 chilometri, con una decina fatti a ruota di un paio raccattati per la strada. C'era anche un Tony Martin tarocco che a stargli a ruota in pianura si stava una favola (quando invece la strada saliva toccava stare attenti a non arruotarsi )

Gira il cazzo però aver beccato un'acquata epica (fortunatamente a giro quasi finito) che mi ha fatto tornare a casa mezzo da capo a piedi, con fango ovunque dopo che proprio ieri avevo lavato la bicicletta

96 oggi... non farò mai più la Ostuni-Cisternino mamma mia che sofferenza again odio tutti i saliscendi che ci sono

3 ore in bici, andata percorso misto, ritorno pianura e arrivo in salita. Risultato: crisi clamorosa alla fine, mal di gambe come mai prima e umiliazione subita da un fighetto stila triathlon che mi ha superato a velocità tripla in pianura. Però sono stato a casa Leopardi (ho bevuto come un cammello alla fontanella sul Colle dell'Infinito) e non lontano da casa Accorroni